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Rimozione della polvere: le problematiche, il funzionamento e la scelta dei filtri giusti
Rimozione della polvere: le problematiche, il funzionamento e la scelta dei filtri giusti
Consigli e suggerimenti

Rimozione della polvere: le problematiche, il funzionamento e la scelta dei filtri giusti

24.06.2025

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In molti ambienti professionali la polvere è onnipresente e rappresenta un rischio spesso sottovalutato. In settori come quello del legno, dei metalli, del cemento, dei lavori stradali e di sterro, del tessile, dell'alimentare e del chimico, una moltitudine di operazioni (levigatura, smerigliatura, taglio, molatura o movimentazione di materiali sfusi) generano polvere di legno, metallo, plastica, cartone, fibre o residui chimici.

Perché aspirare e trattare la polvere?

L'aspirazione e la rimozione della polvere comprendono tutte le tecniche utilizzate per catturare, filtrare ed eliminare la polvere nell'aria. Garantiscono un ambiente di lavoro più sano, sicuro ed efficiente. Senza un trattamento efficace, queste emissioni possono avere gravi conseguenze:
  • Degrado della qualità dell'aria e rischi per la salute: senza un sistema di filtrazione, le particelle nocive rimangono in sospensione nell'aria ambiente. Gli operatori le inalano quotidianamente, causando problemi respiratori e altre malattie. Questi rischi sono particolarmente acuti nelle officine industriali, dove l'esposizione alle polveri è permanente.
  • Non conformità alle normative: l'assenza di filtrazione può portare al superamento delle soglie legali di inquinamento atmosferico. In caso di ispezione, gli operatori possono incorrere in sanzioni amministrative o addirittura nella sospensione temporanea dell'attività.
  • Usura prematura delle apparecchiature e riduzione della produttività: la polvere non inquina solo l'aria, ma si infiltra anche nei macchinari, abradendo i componenti, bloccando i sistemi e accelerando l'usura delle apparecchiature. Il risultato: guasti frequenti, maggiore consumo energetico e minore produttività.
  • Rischi di incendio ed esplosione: in alcuni ambienti, la presenza di polveri esplosive (ad esempio grafite, carbone, farina, ecc.) rappresenta un rischio importante. Una semplice scintilla causata da un sovraccarico elettrostatico può essere sufficiente a innescare un incendio o un'esplosione. Senza una cattura efficace, queste polveri si accumulano nell'aria, creando un ambiente altamente infiammabile.
“Installare un sistema di aspirazione efficiente significa proteggere il personale, le attrezzature, l'ambiente e il futuro a lungo termine dell'azienda.“

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Dai depolveratori alle attrezzature mobili: la raccolta delle polveri è ovunque!

La rimozione della polvere è assicurata principalmente da depolveratori fissi o mobili, che catturano la polvere alla fonte e la filtrano efficacemente utilizzando mezzi filtranti adeguati. Questo principio si applica anche a un'ampia gamma di apparecchiature.
Sono interessati anche gli aspirapolvere, le spazzatrici e gli aspiratori industriali: queste macchine catturano polveri e liquidi alla fonte e rilasciano aria pulita grazie a un sistema di filtrazione paragonabile a quello dei depolveratori tradizionali. Alcuni modelli sono persino certificati ATEX per l'uso in aree a rischio di esplosione.
Le granigliatrici e le sabbiatrici incorporano anche un sistema di aspirazione delle polveri ad alte prestazioni per catturare le particelle fini generate durante le operazioni di sverniciatura e preparazione della superficie.
Infine, nei sili per cereali, i supporti filtrano le polveri dei materiali in polvere (cereali, segatura, trucioli di legno) e permettono di evacuare l'aria spostata durante il riempimento per evitare la sovrappressione.
In tutte queste applicazioni, il sistema comprende un modulo di aspirazione, un mezzo filtrante e un dispositivo di pulizia, garantendo una filtrazione efficace e duratura.
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Rimozione della polvere a secco: come funziona?

La depolverizzazione a secco è il metodo più comunemente utilizzato negli ambienti industriali. Cattura la polvere nell'aria senza utilizzare acqua o liquidi. Questa soluzione si basa su sistemi di filtrazione dotati di mezzi filtranti adeguati.
💡 Va notato che esiste anche un secondo metodo di depolverizzazione, noto come "depolverizzazione a umido", che utilizza l'acqua per intrappolare le particelle in sospensione.
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  • Fase 1: raccolta e prefiltrazione della polvere: sia che vengano utilizzati in versione fissa (integrati in un'installazione fissa) o mobile (montati su un veicolo), i sistemi di raccolta della polvere a secco funzionano in modo simile. Il processo inizia con un dispositivo di raccolta che rimuove l'aria carica di polvere. L'aria viene quindi aspirata da una turbina e diretta verso il depolveratore, un alloggiamento principale che comprende una tramoggia di recupero e filtri (cartucce, tasche/maniche o pannelli).

  • Fase 2: separazione e filtrazione: l'aria carica di polvere entra nel depolveratore, dove un deflettore interno ne cambia la direzione. Alcune particelle vengono fermate dai deflettori e cadono direttamente nella tramoggia. I restanti contaminanti continuano il loro viaggio con il flusso d'aria e raggiungono i filtri. Si depositano gradualmente sulla superficie del materiale filtrante. L'aria purificata viene quindi reimmessa nell'officina o espulsa all'esterno, a seconda della configurazione dell'impianto. Con il tempo, le particelle formano uno strato chiamato "torta filtrante". Questo strato funge da ulteriore barriera, migliorando l'efficienza di cattura delle particelle più fini. Tuttavia, quando diventa troppo spesso, le perdite di carico aumentano fino all'intasamento dei filtri.
  • Fase 3: pulizia del filtro: quando la torta del filtro diventa troppo spessa, è necessario pulirla. La pulizia consiste nel rimuovere la polvere accumulata sulla superficie del materiale filtrante per prolungare l'uso dei filtri e garantire la continuità dell'attività.

Esistono diversi metodi:
  • Pneumatico: il metodo più comune. In base alla pressione misurata o a un ciclo prestabilito, il sistema invia getti d'aria compressa in controcorrente per rompere la "torta del filtro" e farla cadere nella tramoggia.
  • Scuotimento meccanico: un movimento meccanico fa vibrare i filtri per allentare le particelle accumulate sui materiali filtranti.
  • Spazzolatura meccanica: per gli ambienti in cui la polvere è fortemente aderente, i dispositivi di spazzolatura meccanica raschiano i depositi.

La scelta del metodo dipende dal tipo di mezzo filtrante, dalla natura della polvere e dai vincoli del sito.

Quando deve essere sostituito un filtro?

La frequenza di sostituzione del filtro varia notevolmente a seconda dell'applicazione e dell'installazione.
Per verificare le condizioni dei filtri :
  • Controllare regolarmente la caduta di pressione. Una caduta di pressione elevata nonostante la pulizia significa che le cartucce potrebbero essere intasate. È quindi necessario sostituirle.
  • Controllare il lato aria pulita del depolveratore: se compaiono tracce di polvere, uno o più filtri potrebbero essere danneggiati e da sostituire.

Quali tipi di filtro vengono utilizzati in un depolveratore?

Un sistema di raccolta delle polveri può incorporare diversi tipi di filtro a seconda della polvere da trattare, della sua concentrazione, della portata d'aria e della configurazione dell'impianto. In HIFI FILTER® esistono tre principali famiglie di filtri utilizzati nei sistemi di raccolta delle polveri:
 
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Per questi formati sono disponibili diversi materiali filtranti per soddisfare i requisiti specifici di ogni applicazione.
HIFI FILTER® offre anche accessori per la pulizia, come il Venturi: una parte a forma di imbuto che amplifica il getto d'aria compressa inviato attraverso i filtri. Questo sistema, basato sull'effetto Venturi, aumenta l'efficienza della pulizia rimuovendo più efficacemente la polvere.
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Come scegliere il materiale filtrante giusto?

La scelta del mezzo dipende soprattutto dalle caratteristiche dell'inquinante da trattare: la sua natura (abrasiva, appiccicosa, esplosiva, ecc.), la sua granulometria (dimensione delle particelle) e il suo comportamento fisico o chimico.
Ecco i principali tipi di media, sulla base di questi dati:
Poliestere standard: per polveri comuni e non aggressive.
PTFE (rivestimento in teflon): consigliato per polveri appiccicose, oleose o esposte ad alte temperature.
Antistatico: indispensabile nelle zone ATEX, in presenza di polveri esplosive.
I materiali filtranti possono anche essere trattati in modo specifico per soddisfare ulteriori requisiti: resistenza chimica, proprietà idrofobiche o oleofobiche, conduttività, ecc.

Sulla base del catalogo HIFI FILTER® , ecco alcuni esempi di come gli inquinanti possono essere abbinati ai materiali filtranti adatti:

⚠️ Altri criteri da tenere in considerazione
Oltre alla natura dell'inquinante, altri parametri influenzano la scelta del filtro:
  • Condizioni operative del depolveratore: flusso d'aria, temperatura, umidità, pressione.
  • Il tipo di pulizia utilizzata: pneumatica, meccanica o manuale.
  • Il livello di filtrazione richiesto dipende dall'applicazione e dalle norme in vigore.
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Dove posso trovare filtri per depolveratori o aspirapolvere? Da HIFI FILTER®!

Quando vi rivolgete a HIFI FILTER®, beneficiate di una competenza tecnica riconosciuta e di soluzioni su misura per ottimizzare le prestazioni dei vostri sistemi di rimozione delle polveri.
✅ Ampia gamma di materiali filtranti: poliestere, antistatico, PTFE, ecc. adatti a tutti i tipi di polveri, anche le più esigenti (esplosive, appiccicose, abrasive, ecc.)
✅ Compatibilità multimarca: i nostri filtri sono compatibili con un gran numero di depolveratori presenti sul mercato (fissi o mobili).
✅ Qualità industriale compatibile con ATEX: HIFI FILTER® dispone di una gamma di filtri compatibili con le apparecchiature certificate ATEX. Per maggiori informazioni, consultate il nostro catalogo o contattate i nostri team.

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